giovedì 29 settembre 2011

Notizie dagli U.S.A.










Corriere della Sera



STATI UNITI
Ucciso un boss degli Hell's Angels Ora il Nevada teme la vendetta dei biker
«Jethro» è morto in uno scontro con una banda rivale
MILANO - C’è paura nello stato americano del Nevada per possibili rappresaglie degli Hell’s Angels, la celebre gang di motociclisti spesso finita nelle pagine di cronaca nera. Durante uno scontro a fuoco nei pressi di un casinò tra membri rivali è rimasto ucciso il capo californiano della banda di motociclisti. Il sindaco della città di Sparks ha preso una decisione drastica: ha cancellato una parata di moto e dichiarato lo stato d'emergenza.
MASSIMA ALLERTA - Il boss degli Hell’s Angels di San Josè in California è stato ucciso in uno scontro a fuoco con i membri di un gruppo rivale nel vicino stato del Nevada. Come ha confermato la polizia, il 51enne Jeffrey Pettigrew, è stato colpito a morte venerdì sera nella città di Sparks. Nella sparatoria sono rimasti feriti in modo non grave altri due membri del club rivale, i Vagos. «Jethro», come era conosciuta la vittima, aveva lavorato per 20 anni nel dipartimento di trasporto pubblico. Per gli inquirenti era il leader carismatico del club dei biker. Nel frattempo l’allerta tra le forze di sicurezza di Sparks è massima a causa di una possibile vendetta. Il primo cittadino Geno Martini aveva proclamato per il fine settimana lo stato d'emergenza, rientrato poi lunedì mattina. Una parata motocilistica in occasione dello Street Vibrations, un festival che si svolge regolarmente da diversi anni e richiama oltre 30 mila centauri, è però stata cancellata dalle autorità per motivi di sicurezza.
VENDETTA- Secondo Martini ci sarebbe stato un secondo scontro a fuoco dopo l’azione delittuosa di venerdì. Il racconta di una grossa Bmw nera che sabato scorso sarebbe passata a grande velocità vicino ad un motociclista, membro dei Vagos; dall’abitacolo sarebbero partiti diversi colpi che avrebbero centrato l'uomo allo stomaco, ferendolo gravemente. La polizia sospetta che sia il primo di una serie di atti di vendetta da parte degli «angeli». «Ci saranno altre vittime, è praticamente certo», ha detto il capo della polizia locale. Nel Nevada gli Hell’s Angels sono una della band meglio organizzate con potere e molta influenza all'interno del mondo criminale. L'associazione motociclistica, in origine formata da reduci della guerra di Corea, è nata negli Stati Uniti alla metà degli anni Sessanta. Il fenomeno si è poi esteso anche in Europa, con «chapter» (cioè club) anche in Italia, soprattutto al nord. Oggi è diffusa in tutto il mondo: gli «angeli» che ne fanno parte, tradizionalmente, montano su Harley-Davidson. I Vagos MC, invece, sono nati nel 1985 in California e sono presenti in diversi stati Usa, così come in Messico.



Elmar Burchia












Genova. Hells Angels, così si chiamano i bikers rigorosamente harleysti, che spesso invadono le nostre coste con i loro motori. Ma questi gruppi di bikers non sono solo un gruppo folkorico, ma hanno una serie di simboli, riti, che talvolta sconfinano anche nella strenua difesa del territorio.
E’ propro per questo motivo che sono stati arrestati. A seguito di una violenta rissa avvenuta nel 2009 in piazza della Vittoria dove gli Hells Angels accerrchiarono 6 componenti del gruppo Gremium che voleva costituirsi nel genovese. Sono stati arrestati 16 membri. La squadra mobile di Genova ha infatti eseguito alcuni provvedimenti coercitivi, tra cui quattro misure cautelari per rapina ed estorsione. Gli arrestati sono tutti liguri e figurano anche 4 genovesi, 1 savonese e 1 albenganese.
Perchè rapina? Questa lotta di territorio e di simboli aveva a che fare con il togliere lo stemma identificativo dalle giacche altrui. In particolare, proprio nella rissa di Piazza della Vittoria gli Hells Angels provarono a togliere lo stemma ai Gremium.
“Lo scopo degli Hells Angels, che sono i bikers più diffusi sia a livello mondiale che nazionale, è quello di assumere il completo controllo del territorio – spiega Gaetano Bonaccorso, comandante della squadra mobile – Uno dei loro principali obiettivi è quello di avversare tutti gli altri gruppi e di cercare di portagli via aderenti, anche tramite rapine dei giubbotti e dei segni distintivi, oltre che con minacce violente. Una vera e propria guerra tra motociclisti, che può scatenare varie reazioni, fino a culminare nell’omicidio, come è avvenuto in Trentino”.
Un fenomeno che non è accomunabile a quello dei scontri fra bande latine, ma
altrettanto pericoloso. “Stiamo mettendo in atto tutte le azione necessario per poter sgominare questi gruppi – conclude Bonaccorso – per scongiurare la violenza e ogni pericolo”.
Genova2






giovedì 22 settembre 2011

il cambio "impilato"!!!Cambio sportster 1200 revisionato


























































Dopo tanta attesa per il famoso ingranaggio che per cause da accertare,ci ha "ABBANDONATO".....sono finalmente riuscito a impilare il cambio e renderlo funzionante.Ovviamente l'ingranaggio era della quarta marcie,quindi si è reso necessario estrarre tutti gli ingranaggi e ruota fonica,ma il risultato è ottimale.Nella foto si ammira il vecchio ingranaggio,sostituito dal nuovo(sono stati sostituiti anche fermi elastici,cuscinetti e tutto quello che era di usura).

martedì 20 settembre 2011





Un doveroso e meritato commento ad un GRANDE amico di vecchia data.Purtroppo,per varie e molteplici problematiche,non siamo molto in contatto e vederci è raro,ma bisogna dare a "CESARE quel che è di CESARE".
Alcuni lo criticano,altri non lo condividono,altri lo ..........ma in tantissimi ammirano la qualità del suo lavoro,io uno dei primi!Ovviamente il gusto stilistico è più o meno soggettivo,le moto METAL,possono non piacere o piacere tantissimo,ma non si parla di questo...l'UOMO TELAIO o meglio il FRAME MAN(come io stesso lo chiami un tempo) è un GRANDE.Ottime capacità costruttive,precisione e stile,con tanta cura del dettaglio.Come potete ammirare dal suo NUOVO blog,forgia con le sue "manine"il ferro e lo adatta perfettamente nel diventare forcelle,serbatoi,parafanghi e tutto quello che si può creare dal nulla.
Ho visto con i miei occhi tutte le fasi di lavorazione e costruzione di un'intera moto,fino al suo "VARO" finale....non avevo parole..PERFETTA IN TUTTO.
Potrei dilungarmi per ore,ma guardate il suo blog....capirete da soli.
Un saluto ad un'GRADE AMICO,con un'augurio particolare per tutto,ma in particolar modo per il piccolo STEVE,che avrà le doti del padre.
Spero che un giorno,insieme, potremo creare un gran ferro.....
CIAO SILVIO...INCARRA SEMPRE!

venerdì 12 agosto 2011

Manual Air Injection Control per Harley Davidson dal R.M.B.H.















A primo impatto verrebbe da dire: che cos’è questo

Di sicuro sembrerà “banale”,ma vi assicuro che dietro quest’affarino,il lavoro è stato tanto. Finalmente lo I.A.C. del Rain Man Bike Hospital è pronto per essere testato. Questo strumento permetterà al sistema EFI,quindi al sistema di iniezione carburante delle motociclette Harley Davidson,di far girare il motore a regimi di minimo con cadenza simile al mitico 1340cc.Cerco di spiegarmi in poche parole: Il circuito del minimo è un passaggio di aria che scavalca la farfalla controllata dalla manopola del gas, per permettere alla centralina di regolare autonomamente il regime di minimo. Il minimo viene alzato a motore freddo (cosiddetto starter automatico) ingrassando nel contempo la miscela per permettere al motore di stare acceso fino a riscaldamento avvenuto. E per regolare il regime del minimo a motore caldo. Il passaggio di aria viene infatti parzializzato da un pistoncino collegato ad un solenoide che in base al voltaggio fornito muove avanti e indietro il pistoncino. Questo pistoncino è lo IAC. La regolazione autonoma che effettua la centralina in base ai feedback dei sensori periferici del motore,fa si che lo IAC si muova per permettere al motore di lavorare in un range per lui ottimale. Lo IAC manuale permette di far lavorare il motore ai suoi regimi,ma di non accelerarlo sulla rotazione a minimo. E’ sostanzialmente un’ manual air injection control.



I lavori PROCEDONO

































































I lavori per il ripristino dello Sportster 1200,procedono. Considerando la situazione in cui era,il risultato è ottimale,ma cercheremo di fare MEGLIO.

mercoledì 3 agosto 2011

Fasi "CONCITATE"di sapiente SVERNICIATURA
























































































Le varie fasi di smontaggio per rendere visibile il vero colore dello Sportster 1200.
Partendo dalla FORCA anteriore,smontata,sverniciata,revisionata e rimontata.Sverniciato telaio e motore,puliti cavi,bobbina,aperta frizione(e successivamente cambio),riverniciati....ma a dovere,i cilindri e teste....

Un "PRIMA"........e "DOPO" la cura...



















Una FANTASTICA Electra.....1450!
















































Di accessori,su questa ELECTRA GLIDE,ne ho montati tantissimi,ma il risultato è ottimale.Una gran bella moto...
A breve sarà tutta modificata.....ASPETTIAMO!

Sportster 1200...centenario...o quel che resta!!!!

















































































































Sono ormai diversi anni che "PROVO "a dilettarmi sulle mitiche motociclette americane,vedendone di tutti i colori....ma, dei tre con cui hanno devastato questo sportster,non ne avevo MAI visti....
Probabilmente le foto non rendono la gravità,ma pensate:Il vecchio proprietario ha pensato bene di "DECORARE" la sua motocicletta con una fantastica bomboletta spray nero opaco e,senza smontare alcun pezzo,ha verniciato e riverniciato motore,steli,carrozzeria,cavi......Non contento poi,per renderla "DIVERSA"ha verniciato,sempre con analoga modalità, con spray color ORO,cerchi specchi e pinze freno.Ancora non contanto,con spray color argento ha fatto le rifiniture,su motore cavi elettrici e quant'altro.....per finire in bellezza,qualche ritocchino con del bel rosso fuoco....

Questo è il risultato del suo "LABORIOSO " lavoro....

martedì 21 giugno 2011

Harley Davidson Cross Bones...si solleva!


































Sostituzione del fantastico manubrio......la solleviamo un pò!
E' un ottimo risultato..



IL CUSCINETTO...che cede!











































Un tipico esempio di cattiva manutenzione:Eccessivo serraggio dell'asse ruota(non con chiave dinamometrica,o mancanza di lubrificante appropriato).Senza alcun preavviso,il cuscinetto cede durante la marcia con conseguente pericolo per il guidatore/passeggero.I danni sulla motocicletta sono evidenti.Le immagini parlano sole.

sabato 16 aprile 2011

SENSO DI ROTAZIONE PNEUMATICI E DICITURE
























In tanti non lo sanno,ma gli pneumatici (fondamentalmente quelli per moto) HANNO il senso di ROTAZIONE e diverse diciture che elenco:
  1. Senso di rotazione obbligato, nei pneumatici con intagli asimmetrici che prevengono l´aquaplaning solo se ruotano nella direzione corretta; questo implica che un pneumatico, montato su cerchione, non può essere impiegato su un lato diverso
  2. TWI: in corrispondenza dell´indicatore di usura, un tassello che compare all´interno di una scanalatura principale del battistrada per indicare che si è raggiunto lo spessore minimo di legge di 1,6 mm
  3. larghezza della sezione (in mm) e altezza della sezione, come percentuale rispetto alla larghezza della sezione (in questo caso, l´altezza della sezione è il 70% della larghezza, cioè circa 130 mm)
  4. R = pneumatico a struttura radiale; se utilizzabile a velocità superiore a 240 km/h, il simbolo è ZR
  5. "Tubeless": può essere utilizzato senza camera d´aria
  6. settimana (prime due cifre) e anno (ultima cifra o ultime due cifre) di costruzione
  7. M+S(o anche M/S, M&S, M.S): indica un pneumatico "per uso invernale", cioè particolarmente adatto per pioggia, neve sciolta e fango e basse temperature; inadatto per uso ad alte temperature ed all´asciutto
  8. "Reinforced": presente quando il pneumatico, nel tipo per veicoli merci leggeri, ha una struttura rinforzata rispetto al tipo per autovetture
  9. simbolo indicante che il pneumatico è di tipo "run flat", in grado cioè di funzionare anche sgonfio ad una velocità di almeno 80 km/h per una distanza di 80 km; in questo caso è presente anche la lettera F prima dell'elemento 11 (diametro del cerchione)
  10. marchio di omologazione, secondo Regolamento ECE-ONU (tipo a) oppure secondo la Direttiva 92/23 (tipo b); il numero dentro la cornice indica il Paese di omologazione, i numeri dalla terza cifra in poi fuori della cornice indicano il numero di omologazione
  11. diametro del cerchione, in pollici
  12. "indice di carico", un numero in codice che, secondo una tabella, indica il carico massimo ammesso sulla ruota
  13. "categoria di velocità", un codice alfabetico che, secondo una tabella, indica la velocità massima alla quale può essere usato il pneumatico; nelle prove di omologazione, questa velocità viene mantenuta per 20 minuti e alla fine di essa il pneumatico non deve presentare danni.

Spero di essere stato chiaro....Ci sarebbe da precisare che: chi ben predica,razzola male...io con la gomma posteriore,di KM ne ho fatti ben 62120...erano comparse le tele!




giovedì 24 marzo 2011